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Decreto 3 novembre 2004

Decreto 3 novembre 2004

ID 24550 | 07.09.2025

Decreto del 3 novembre 2004
Disposizioni relative all'installazione ed alla manutenzione dei dispositivi per l'apertura delle porte installate lungo le vie di esodo, relativamente alla sicurezza in caso d'incendio.

(GU n.271 del 18.11.2004)

[box-note]Porte antincendio: Quadro normativo[/box-note]

VI Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale in Italia

VI Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale in Italia

VI Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale in Italia (Anno 2024)

ID | 04.09.2025 / In allegato

Il Rapporto contiene i principali concetti e i nuovi progressi relativi alla misurazione e alla valutazione dello stato del Capitale Naturale, dei Servizi Ecosistemici e degli impatti delle politiche pubbliche su di essi, con un’analisi di valutazione ex ante ed ex post attraverso delle schede antologiche progettuali, grazie a una sempre maggiore sinergia tra esperti della materia, centri di ricerca e la pubblica amministrazione.

In questa sesta edizione del Rapporto, che arriva in un momento cruciale per il nostro Paese, sono indicate le “raccomandazioni” ed impegni per la tutela del Capitale Naturale che si ritiene debbano essere messi in atto con maggiore impellenza, considerata la recente introduzione dei principi inerenti la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, in quelli fondamentali nella Costituzione; della necessità di un coordinamento efficiente e di un allineamento coerente delle politiche internazionali, comunitarie e nazionali; e infine, della programmazione ed attuazione del Piano per la Transizione Ecologica, della Strategia Nazionale per la Biodiversità 2030, del Piano Nazionale dei Ripristini, nell’azione di mainstreaming e di governance multilivello della Strategia Nazionale per Sviluppo Sostenibile, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza,  favorendo l'integrazione della sostenibilità nelle politiche di settore, come quelle agricole, forestali, energetiche e industriali.

Il Rapporto, corredato di infografiche, fornisce strumenti per il raggiungimento di obiettivi sociali, economici e ambientali, in coerenza con la programmazione finanziaria e di bilancio, nonché con gli obiettivi per una crescita sostenibile indicati dall’Agenda 2030, con gli impegni derivanti dal Green Deal Europeo e dalle nuove Strategie Europee per la Biodiversità e Farm to Fork.

La Legge 28 dicembre 2015, n. 221, art. 67, prevede la redazione annuale del “Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale in Italia” da parte del Comitato per il Capitale Naturale (CCN), presieduto dal Ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare (oggi Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica), e composto da dieci Ministri, dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), dalla Conferenza delle Regioni, cinque Istituti pubblici di Ricerca ed un gruppo di esperti della materia nominati dal Ministro dell’Ambiente.

Il Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale ha il compito di evidenziare ai policy makers il fondamentale ruolo ricoperto dal Capitale Naturale italiano rispetto al sistema socioeconomico del Paese, elaborando schemi concettuali, migliorando la conoscenza e affinando modelli di misurazione del Capitale Naturale e degli impatti delle politiche su esso.

Il Rapporto viene trasmesso annualmente al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Economia, al fine di assicurare il raggiungimento degli obiettivi sociali, economici e ambientali coerenti con l’annuale programmazione finanziaria e di bilancio. Grazie ad una sempre maggiore sinergia tra esperti della materia, centri di ricerca e la pubblica amministrazione, da una edizione all’altra del Rapporto sono stati compiuti significativi progressi in termini di arricchimento dei fattori di analisi, miglioramento della valutazione biofisica degli ecosistemi, definizione di percorsi metodologici per l’attribuzione di una misurazione monetaria al flusso di Servizi Ecosistemici prodotti dal nostro Capitale Naturale.

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Fonte: MASE

Collegati
[box-note]V Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale in Italia
IV Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale in Italia 2021
III Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale in Italia 2019
Primo Rapporto sullo stato del Capitale Naturale in Italia 2017[/box-note]

Il principio della protezione dell’ambiente

Il principio della protezione dell’ambiente

Il principio della protezione dell’ambiente, una prospettiva di diritto comparato / PE 2025

ID 24516 | 02.09.2025 / In allegato

Questo studio fa parte di un progetto più ampio, il cui scopo è quello di analizzare, nella prospettiva del diritto comparato, il principio della protezione dell’ambiente in diversi ordinamenti giuridici. Dopo una breve introduzione storica, l’individuazione della normativa applicabile e l’analisi della giurisprudenza formatasi al riguardo, vengono esaminati il contenuto, i limiti e la possibile evoluzione di tale principio. 

Il presente studio è dedicato al principio della protezione dell’ambiente nell’ordinamento giuridico italiano. La crescente attenzione da parte del legislatore italiano alla protezione dell’ambiente porterà, in epoca recente, all’inserimento di un riferimento alla tutela ambientale nei principi fondamentali e in ulteriori disposizioni della Costituzione, nonché all’adozione di una serie di leggi che, progressivamente, finiranno per imporre sempre più rigorose limitazioni all’esercizio di qualsiasi attività destinata ad incidere sul territorio, rischiando, talora, di pregiudicarne lo sviluppo.

Nel contemperamento fra le esigenze di tutela ambientale e l’esercizio di diritti costituzionalmente garantiti, questi ultimi finiscono sovente per essere sacrificati in ragione di esigenze di tutela della sostenibilità ambientale, ancorché i parametri di valutazione utilizzati nel considerarne la legittimità non siano adeguatamente definiti nel diritto positivo ed espongano il loro apprezzamento ad eccessivi margini di discrezionalità, se non addirittura ad arbitrarietà.

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Fonte: Parlamento europeo 2025

Safety Gate Report 29 del 18/07/2025 N. 08 SR/02590/25 Polonia

Safety Gate

Safety Gate: Rapid Alert System for Non-Food Consumer Products

Report 29 del 18/07/2025 N. 08 SR/02590/25 Polonia

Approfondimento tecnico: Saldatrice

Saldatrice

Il prodotto, di marca RED Technic, mod. RTMSTF001, è stato sottoposto alla procedura di ritiro dal mercato perché non conforme alla Direttiva 2014/35/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014 concernente l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato del materiale elettrico destinato a essere adoperato entro taluni limiti di tensione ed alle norme tecniche:

- EN IEC 60974-1:2022/A13:2025 “Apparecchi di saldatura ad arco - Parte 1: Sorgenti di corrente per saldatura”
- EN IEC 60974-11:2021 “Apparecchiature per la saldatura ad arco Parte 11: Portaelettrodi”

I cavi di alimentazione e di saldatura sono troppo sottili. I fili potrebbero surriscaldarsi e danneggiare l'isolamento, lasciando accessibili parti sotto tensione. 

Direttiva 2014/35/UE - Allegato I

Elementi principali degli obiettivi di sicurezza del materiale elettrico destinato ad essere adoperato entro taluni limiti di tensione

1. Requisiti generali

a) Le caratteristiche essenziali del materiale elettrico, la cui conoscenza e osservanza sono indispensabili per un impiego conforme alla destinazione ed esente da pericolo, sono indicate sul materiale elettrico stesso oppure, qualora ciò non sia possibile, su un documento che l’accompagna;
b) il materiale elettrico e le sue parti costitutive sono costruiti in modo da poter essere assemblati e collegati in maniera sicura ed adeguata;
c) il materiale elettrico è progettato e fabbricato in modo da assicurare la protezione dai pericoli citati ai punti 2 e 3, sempre che esso sia adoperato in conformità della sua destinazione e osservando le norme di manutenzione.

2. Protezione dai pericoli che possono derivare dal materiale elettrico

In conformità del punto 1, sono previste misure di carattere tecnico affinché:

a) le persone e gli animali domestici siano adeguatamente protetti dal pericolo di lesioni fisiche o altri danni che possono derivare da contatti diretti o indiretti;
b) non possano prodursi sovratemperature, archi elettrici o radiazioni che possano causare un pericolo;
c) le persone, gli animali domestici e i beni siano adeguatamente protetti dai pericoli di natura non elettrica che, come insegna l’esperienza, possono derivare dal materiale elettrico;
d) l’isolamento sia proporzionato alle sollecitazioni prevedibili.

3. Protezione dai pericoli dovuti all’influenza di fattori esterni sul materiale elettrico

In conformità del punto 1, sono previste misure di ordine tecnico affinché il materiale elettrico:

a) presenti le caratteristiche meccaniche richieste in modo da non causare pericolo alle persone, agli animali domestici e ai beni;
b) sia resistente a fenomeni di natura non meccanica nelle condizioni ambientali previste, in modo da non causare pericolo alle persone, agli animali domestici e ai beni;
c) nelle condizioni di sovraccarico prevedibili, non causi pericolo alle persone, agli animali domestici e ai beni.

Tutti i Report Rapex - Safety Gate 2025

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