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Relazione sulle specie aliene in Italia: status, normativa e strategie di contrasto

Relazione sulle specie aliene in Italia: status, normativa e strategie di contrasto

Relazione sulle specie aliene in Italia: status, normativa e strategie di contrasto / ISPRA 2025

ID 24948 | 20.11.2025 / In allegato

Su richiesta del Comitato Tecnico Faunistico Venatorio, l'ISPRA ha realizzato un quadro nazionale, aggiornato e sintetico sul fenomeno delle specie aliene in Italia, illustrando lo stato delle conoscenze, gli impatti documentati, le principali vie di introduzione, il quadro normativo vigente e le strategie di contrasto attualmente implementate.

Le specie aliene invasive rappresentano oggi una delle principali minacce alla biodiversità a livello mondiale, europeo e nazionale, con impatti rilevanti anche sulle attività economiche e sulla salute umana. La globalizzazione dei commerci, l’intensificazione dei trasporti e i cambiamenti climatici stanno accelerando il tasso di introduzione e diffusione delle specie aliene, creando nuove opportunità per il loro insediamento e aumentando la frequenza e la gravità degli impatti.

In Italia il numero di specie aliene introdotte è in continuo aumento, con la conseguente crescita di impatti su specie e ecosistemi, così come sulla salute e le attività economiche, generando costi molto elevati.

Il presente rapporto, redatto da ISPRA su richiesta del Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale, offre un sintetico quadro aggiornato sul fenomeno delle specie aliene in Italia, illustrando lo stato delle conoscenze, gli impatti documentati, le principali vie di introduzione, il quadro normativo vigente e le strategie di contrasto attualmente implementate. Vengono inoltre analizzate le azioni in corso a livello nazionale e regionale, mettendo in evidenza le principali esigenze operative, informative e gestionali necessarie per rendere più efficace la risposta del Paese a una delle sfide emergenti più rilevanti per la conservazione della biodiversità e la resilienza dei sistemi naturali e socioeconomici.

Negli ultimi decenni è stato modificato il quadro normativo nazionale e comunitario in materia di specie aliene invasive, introducendo divieti di immissione in natura, prevedendo obblighi di controllo ed eradicazione, e definendo un chiaro contesto di ruoli e responsabilità a scala nazionale. Tuttavia, l'attivazione di misure di prevenzione e mitigazione degli impatti di questa minaccia resta molto limitata e insufficiente.

Come emerge dai dati del presente rapporto sarebbe essenziale rafforzare in maniera sostanziale le azioni di prevenzione e di gestione, rafforzando le politiche di prevenzione degli arrivi delle specie aliene invasive a maggiore impatto, potenziando le attività di sorveglianza e migliorando il flusso di informazioni, e rendendo più tempestive ed efficaci le risposte gestionali alle invasioni biologiche.

La sfida rappresentata dalle specie aliene invasive richiede un cambio di passo nella governance e nella capacità operativa del sistema Paese: la sola esistenza di norme e strumenti tecnici non è sufficiente se non accompagnata da un’applicazione coerente, da risorse adeguate e da un forte impegno collettivo. Appare prioritario aumentare la consapevolezza pubblica e il sostegno sociale alle azioni di prevenzione, eradicazione e controllo, anche coinvolgendo portatori di interesse compreso il mondo venatorio, chiamato ad adottare comportamenti responsabili, a contribuire al rilevamento tempestivo di nuove specie aliene invasive, ed a dare supporto alle azioni di controllo ed eradicazione di mammiferi ed uccelli alieni invasivi, in coordinamento con le regioni e le province autonome.

______________

Indice

Introduzione 

1 Inquadramento del fenomeno 

2 Impatti 

3 Vie di introduzione

4 Inquadramento normativo 
4.1 Il D.P.R. 357/97
4.2 Il Regolamento UE 1143/14 e il D. Lgs. 230/17 
4.3 L.N. 157/92 

5 Le strategie di contrasto 
5.1 L’approccio gerarchico CBD 
5.2 I target sulle specie aliene nelle Strategie per la biodiversità 
5.3 La gestione in Italia e i costi
5.3.1 Le specie di rilevanza unionale 
5.3.2 Le altre specie aliene invasive 
5.4 Il ruolo del mondo venatorio 
5.5 I dati essenziali per una efficace implementazione delle norme

6 Conclusioni 

Bibliografia 

Allegato 1 - Accordo di collaborazione Life ASAP e FIDC 
Allegato 2 - Dati sui danni arrecati dalle specie aliene (con particolare riferimento alle specie di rilevanza unionale) 

[...]

Fonte: ISPRA

L’Efficienza energetica nelle PMI del settore alberghiero

L’Efficienza energetica nelle PMI del settore alberghiero ENEA 2025.png

L’Efficienza energetica nelle Piccole e Medie Imprese del settore alberghiero / ENEA 2025

ID 24886 | 09.11.2025 / In allegato

Il rapporto presenta i risultati dello studio congiunto effettuato da ENEA e Federlaberghi nel settore delle Piccole e medie imprese del settore alberghiero.

Lo studio è stato condotto utilizzando i dati di 328 strutture alberghiere situate nel territorio italiano raccolti tramite un Questionario proposto da Federalberghi ai propri affiliati ed elaborato nell’ambito della collaborazione tra Enea e Federalberghi.

I dati, suddivisi per tipologia alberghiera ed area climatica, hanno permesso di ricostruire per le diverse tipologie di utenze analizzate gli indici di prestazione energetica globali, quelli elettrici e quelli termici.

Ampia analisi è stata infine effettuata sulle varie tipologie di interventi di efficienza energetica implementati dalle imprese, analizzando il costo efficacia ed individuando il potenziale di risparmio del settore.

ENEA Ottobre 2025

Regolamento di esecuzione (UE) 2025/2203 

Regolamento di esecuzione (UE) 2025/2203 

ID 24841 | 03.11.2025

Regolamento di esecuzione (UE) 2025/2203 della Commissione, del 31 ottobre 2025, che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2023/564 per quanto riguarda la conversione in formato elettronico dei registri sui prodotti fitosanitari tenuti dagli utilizzatori professionali

GU L 2025/2203 del 3.11.2025

Entrata in vigore: 23.11.2025

___________

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto il regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE, in particolare l'articolo 67, paragrafo 4,

considerando quanto segue:

(1) Conformemente all'articolo 67, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009, gli utilizzatori professionali di prodotti fitosanitari devono tenere registri sui prodotti fitosanitari che utilizzano, nei quali figurano la denominazione del prodotto fitosanitario, la data e la dose dell'applicazione e l'area e la coltura sulle quali esso è stato utilizzato.

(2) A norma dell'articolo 3 del regolamento di esecuzione (UE) 2023/564 della Commissione, i registri che non sono inizialmente creati in un formato elettronico leggibile meccanicamente devono essere convertiti in tale formato entro 30 giorni dalla data di utilizzo del prodotto fitosanitario in questione. Tale prescrizione si applica agli utilizzi di prodotti fitosanitari che si verificano a decorrere dal 1° gennaio 2026.

(3) Diversi Stati membri necessitano di più tempo per prepararsi a introdurre la conversione dei registri in formato elettronico e per formare adeguatamente gli utilizzatori, in particolare quelli dei settori non agricoli, i piccoli agricoltori e gli agricoltori anziani.

(4) Per gli utilizzi dei prodotti fitosanitari sul loro territorio prima del 1° gennaio 2027, è necessario che gli Stati membri possano consentire agli utilizzatori di non convertire i registri nel formato elettronico prescritto.

(5) È pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento di esecuzione (UE) 2023/564.

(6) Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

All'articolo 3 del regolamento di esecuzione (UE) 2023/564 è aggiunto il comma seguente:

«Per gli utilizzi dei prodotti fitosanitari sul loro territorio prima del 1° gennaio 2027, gli Stati membri possono consentire che i registri corrispondenti non siano convertiti nel formato elettronico prescritto.».

Articolo 2

Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

[...]

Collegati
[box-note]Regolamento di esecuzione (UE) 2023/564
Regolamento (CE) n.1107/2009[/box-note]

Decreto Direttoriale Prot. n. 305 del 18 Agosto 2025

Decreto Direttoriale Prot. n. 305 del 18 Agosto 2025 / Piattaforma censimento Autovelox

ID 24788 | 23.10.2025

Modalità di Istituzione e Funzionamento della Piattaforma Telematica per la Trasmissione dei Dati sui Dispositivi per l'Accertamento delle Violazioni dei Limiti di Velocità e Comunicazione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
________

Articolo 1 (Oggetto e ambito di applicazione) 

1. In attuazione dell’articolo 5, comma 3-bis, secondo periodo, del decreto legge 21 maggio 2025, n. 73, convertito con modificazioni dalla legge 18 luglio 2025, n. 105, il presente decreto disciplina:

a) le modalità di istituzione e funzionamento della piattaforma telematica per la trasmissione dei dati relativi ai dispositivi o sistemi per l’accertamento della violazione dei limiti di velocità, utilizzati ai fini di cui all’articolo 142 del decreto legislativo n. 285/1992, da parte delle amministrazioni e dagli enti da cui dipendono gli organi di polizia stradale di cui all’articolo 12, comma 1, del decreto legislativo n. 285/1992;

b) le modalità di comunicazione al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dei dati suddetti ai fini della pubblicazione sul portale istituzionale del medesimo Ministero.

2. La comunicazione di cui al comma 1 costituisce condizione necessaria per il legittimo utilizzo dei dispositivi o sistemi, ai sensi dell’articolo 5, comma 3-bis, terzo periodo, del citato decreto legge. 
...

Collegati
[box-note]Decreto Direttoriale Prot.n. 367 del 29 Settembre 2025
Decreto-Legge 21 maggio 2025 n. 73
D.Lgs 285/1992 | Codice della Strada [/box-note]

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